All’inizio degli anni 60 una nave carica di cemento stava navigando per raggiungere Portoferraio quando, a causa di un’avaria, cercò di raggiungere la costa per evitare l’affondamento e far arenare nel basso fondale la barca, che ormai aveva le sentine piene d’acqua, affondò a circa mezzo miglio dalla baia di Nisporto.
Ancora oggi giace alla profondità di 61 metri in perfetto assetto di navigazione su un fondale fangoso.
La nave è integra e conserva il fascino dei relitti che giacciono in mare aperto:
Ricca di dentici ed anthias è spesso rifugio di vari crostacei e di enormi gronghi.
Sulla parte anteriore giacciono gruppi di tramagli che ne danno un aspetto misterioso.
L’immersione pur essendo molto bella non è consigliabile a causa delle correnti e dell’alto fondale.

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