Nell’estremità sud di Palmaiola, quando ancora su quest’ isoletta viveva il “guardiano del Faro”, veniva utilizzato per gli approvvigionamenti un porticciolo completamente ridossato al Maestrale. Proprio davanti all’imboccatura parte una piccola parete che si percorre sott’acqua in direzione S.SW. Avvicinandosi alla punta sud inizia una franata di grossi pietroni, tana naturale di cernie che si affacciano furtive, spesso anche spaventate dalle incursioni degli apneisti. Qui inizia uno spettacolare percorso ricco di nuvole di migliaia di pesci: Saraghi, Occhiate, Castagnole, Perchie che fanno pensare ad un reef Maldiviano per l’abbondanza di pesce. A volte, si scorgono anche degli astici ben “intanati” sotto gli ultimi pietroni che delimitano il fondo sabbioso…e poi ancora, paguri o ballerine spagnole.
L’immersione è facile e si effettua ad una profondità che non supera i 16-18 metri ma, volendo, si può doppiare la punta e procedere su un fondo ghiaioso alla profondità di 16 metri in direzione NW fino a raggiungere degli scogli madreporici che si incontrano isolati fino alla profondità di 24 metri. Questo è habitat naturale di murene e gronghi e spesso, risalendo verso la parete dell’isola si incontrano grossi polpi; è ormai tempo di rientrare alla barca portandoci ad una profondità di sicurezza. Per chi è ancora ansioso di incontri può sostare sul fondo sabbioso sotto la barca cercando di avvistare le aquile di mare che spesso nuotano leggiadre intorno all’isola.