A 40 minuti da Rio troviamo un sito d’immersione che di certo non deluderà gli appassionati di fotografia. Poco Simile a Palmaiola, da un punto di vista morfologico, Cerboli si presenta con delle pareti a strapiombo mutilata in più punti dall’opera dell’uomo che l’aveva sfruttata per diversi anni come cava.
Ancorando al riparo di una caletta sul lato meridionale, inizieremo la nostra immersione sovrastando tappeti di ricci e numerosi monoliti che si ergono dal fondale roccioso, allo stesso tempo noteremo però una presenza molto esigua di pesce. Costeggiando la parete alla nostra sinistra ci dirigiamo ora verso una grossa apertura circolare presente alla profondità di 2 m. Imboccandola ci renderemo conto di come questo tunnel punti immediatamente verso il basso, per poi risalire verso la superficie dove, una seconda entrata, permette alla luce di penetrare creando un effetto quasi surreale.
Volendo aggiungere momentaneamente un po’ di luce troveremo inoltre le pareti del tunnel ricoperte da coloratissime spugne ed esocoralli. Una volta usciti dal tunnel ci troveremo sul lato sud dell’isola, seguiamo la parete che punta verso il fondale fino a una profondità di 40 m.
La presenza di pesce si fa ora decisamente più massiccia, e numerose spaccature ed anfratti nella roccia offrono rifugio alle specie più disparate.
La tana di una grossa cernia, circondata da Paramuricee, scorfani, polpi… è il segnale che aspettavamo per poter rientrare.
Costeggiando quindi la parete occidentale, che ancora si rivelerà ricca di crostacei, esocoralli, pesce effettuiamo con calma la nostra risalita prima di deviare di 180° verso la nostra caletta di partenza.